L’insegnante di terracotta di Michele Canalini affronta i delicati cambiamenti che hanno coinvolto la scuola italiana dopo l’introduzione della Buona Scuola. Allieve allibite di fronte a suore che cantano nel film Tutti insieme appassionatamente, sospetti di indecenza all’ascolto di Bocca di rosa di De André, ragazzi disabili trascurati e bistrattati. Potrebbe sembrare di essere a metà degli anni Sessanta e invece siamo nel 2018. Dietro la cattedra della scuola italiana si trova un insegnante spaurito, disorientato. A tre anni dall’approvazione della Buona Scuola e con l’incognita delle scelte di un nuovo governo, Michele Canalini tratteggia la figura di un “insegnante di terracotta” che si ritrova a dover fronteggiare i diktat degli uffici scolastici, le invadenze di psicologi e specialisti e, last but not least, le immancabili richieste di genitori sempre più ansiosi e organizzati in ubique comunità di Whatsapp. Riuscirà il nostro “insegnante di terracotta” a non frantumarsi in mille pezzi e a restare intatto, piccolo soldato al servizio della modernità, del ministero, della classe e, infine, anche di se stesso?

L’AUTORE

Michele Canalini, laureato in Lettere moderne presso l’Università di Bologna, lavora come insegnante in un istituto professionale della Lunigiana in provincia di Massa-Carrara. Nel 2014 ha conseguito la laurea triennale in Filosofia presso l’Università degli Studi di Urbino con una tesi dal titolo L’angoscia nell’epistemologia di Leopardi, pubblicata in volume con il titolo Leopardi e l’angoscia (2015). Le sue principali esperienze sono state presso l’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Pesaro e Urbino, in qualità di collaboratore e redattore della rivista Memoria Viva (2002-2010), e presso il Rossini Opera Festival (2002-2015), in qualità di addetto ai libretti di sala. Ha collaborato con il sito di divulgazione cinematografica cinema4stelle.it, è curatore della pagina di divulgazione culturale e letteraria www.facebook.com/cortesieperilettori.periodicoonline e dal 2016 collabora saltuariamente con il sito di informazione culturale www.idranet.it.

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