La barba dipinta sul volto di Dante Alighieri è originale e non è stata aggiunta successivamente in maniera posticcia. E’ quanto emerge da un primo esame diagnostico effettuato dal team di esperti del Consorzio Pragma, a cui il Comune di Orvieto si è rivolto per procedere alla valutazione del dipinto che si trova nell’ufficio del sindaco, Roberta Tardani, che raffigura, appunto, un inedito Dante con la barba.

Il risultato a cui sono giunti i restauratori Valentina Romé, Davide Rigaglia e Massimiliano Massera è stato frutto di una serie di analisi all’ultravioletto Uv e con l’ausilio di un microscopio digitale a fibra ottica.
A livello figurativo – è ancora emerso – il dipinto, con ogni probabilità una pittura a tempera, potrebbe risalire a fine ‘700. Elementi utili alla datazione potrebbero emergere anche dai riscontri sul timbro che si trova sul bollo in ceralacca apposto sul retro e che si trovano anche su altri due quadri di proprietà del Comune di Orvieto. Dipinti che farebbero parte della cosiddetta Collezione Gualterio appartenente al politico e storico orvietano vissuto nell’800 Filippo Antonio Gualterio.

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