Nel cuore dell’imponente montagna, avvolto dal profumo di ginestre e a circa mille metri sul livello del mare, sorge Terranova di Pollino. Situato ai piedi della “Grande Porta del Pollino”, si possono praticare da queste parti, accompagnati dalle guide del Parco Nazionale, trekking, canyoning, attività di arrampicata e speleologia, percorsi in mountain bike, escursionismo ad alta quota e ciaspolate. Qui a Terranova di Pollino conservano ancora tante tradizioni. Su tutte c’è la suggestiva Festa della Pita o come la chiamano qui “A Pit” che si celebra in onore di Sant’Antonio.

L’ultimo sabato di maggio un albero viene tagliato e trainato dalla montagna grazie ai buoi. Arrivati alle porte del paese, l’albero viene portato a braccia dagli abitanti di Terranova. Poi il 13 giugno giorno della festa l’albero viene issato, e diventa albero della cuccagna al quale, in cima, sono attaccati salumi e formaggi che il più abile a salire può prendere come bottino di vittoria.

Ai piedi dell’albero, canti, balli e la musica della zampogna a chiave che suona la tarantella. Maestri dello strumento e associazioni culturali fanno in modo che la tradizione della zampogna, e la sua costruzione, restino vive attraverso corsi che insegnano a suonarla e, nei vicoli del borgo, si possono visitare le botteghe dei maestri artigiani che realizzano gli strumenti. Proprio per questa nobile tradizione, Terranova del Pollino, dal 2015, è “Città custode dell’arte zampognara”.

La comunità vive un altro importante momento di festa a Carnevale grazie alla tradizione della “Frassa” quando giovani in maschera, al suono di zampogna ed altri caratteristici strumenti musicali, girano casa per casa cantando e ballando, ricevendo in cambio buon cibo e vino per festeggiare insieme. Natura, musica e tradizioni: fate come me e venite a Terranova di Pollino.

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