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Inverno in Sila

By Redazione
31 Gennaio 2019
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È arrivata la stagione invernale in Sila, la foresta si colora di bianco e le temperature si abbassano vertiginosamente fino a scendere sulle vette più alte anche a -20°.

Periodo difficile per le varie specie vegetali e animali che popolano l’altopiano, eppure i paesaggi mozzafiato lasciano il visitatore senza parole, l’aria è pura e la calma regna sovrana.

Nel Parco Nazionale della Sila, come in tutte le stagioni, anche in quella invernale è possibile praticare molte attività tra le quali sciare, fare trekking, sci di fondo, perdersi nella natura sconfinata per fare qualche scatto o addirittura incontrare specie importanti.

Di inverno l’animale più diffidente, ossia il lupo (Canis Lupus Italicus), è possibile osservarlo, data la mancanza di cibo e le difficoltà che porta la neve, perché si avvicina di più ai centri abitati, inoltre è possibile osservare le sue impronte lasciate sul manto nevoso.

Oltre al lupo sicuramente è possibile osservare altre specie quali cervi, caprioli, cinghiali, la comunissima volpe.

Le specie animali, fonte di grande attrazione, abitano quello che, specialmente nel periodo in questione, sembra essere un paesaggio nordico che ispira la mente e il cuore, patrimonio di inestimabile valore naturalistico.

Dagli impianti di risalita, ben tre presenti nel comprensorio dell’altopiano della Sila, è possibile ammirare una natura spettacolare con la possibilità di osservare nelle giornate più limpide la costa ionica e tirrenica, oltre a poter addirittura vedere molto chiaro il vulcano Etna in Sicilia e le isole Eolie che si ergono sul mar Tirreno, questo specialmente dall’impianto di Camigliatello Silano (CS).

Nella zona del Cupone, a ridosso del lago Cecita, comune di Spezzano della Sila (CS), oltre a poter visitare il museo e gli animali presenti nelle aree recintante, sono presenti vari percorsi dove è possibile praticare il trekking e immergersi in boschi storici.

A Silvana Mansio, a pochi chilometri dal lago Arvo nei pressi di Lorica, spesso vengono avvistati branchi di caprioli, mentre nell’area circostante il lago artificiale di Ariamacina è presente un avamposto per l’osservatorio degli uccelli presenti tra i quali rapaci notturni e tante specie di uccelli acquatici migratori e non.

Il Parco Nazionale della Sila è un posto magnifico, la “selva” per antonomasia, così come la definivano gli antichi romani, dove è possibile godere in tutte le stagioni di una natura selvaggia e variegata, dove è possibile sciare a pochi passi dal mare, dove le specie animali e vegetali autoctone e non possono godere ancora di aree dove l’uomo non è presente, dove la notte sulle vette più alte, quando la luna non è presente, è possibile ammirare la Via Lattea anche ad occhio nudo.

Testo e foto: Luigi Sgro

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