La ricchezza di un altopiano dalle stagioni mescolate
Quello che per tanti abitanti della Sila sembrerebbe ormai banale e risaputo, è per molti un fenomeno caratterizzante di un territorio più unico che raro. Svegliati dai caldi raggi primaverili e riavvolti alla sera dalla gelida brina invernale. Rigenerati dal primo pic-nic all’aperto e nuovamente rinvigoriti dalla freschezza di una mattinata innevata. Una vera e propria commistione di stagioni, un inverno che pare primavera e una primavera che facendo qualche passa indietro, nuovamente, cede il posto all’inverno. La posizione geografica e il clima particolarmente rigido, rendono, durante il periodo a cavallo tra l’inverno e la primavera, l’altopiano silano, un luogo inaspettato e ricco di sorprese. Mettere via i maglioni di lana per lasciare spazio a pantaloncini e t-shirt, per poi ricredersi a distanza di ore e tirar fuori ancora una volta tute da sci e scarponi. Percorrere un sentiero in mountain bike, risalire una montagna con sci o ciaspole, passeggiare in mezzo ai primi fiori di zafferano selvatico per poi ridiscendere a distanza di ore, un pendio innevato con sci e scarponi ai piedi e assistere alle suggestive nevicate di marzo. Insomma il “PrimVerno” silano sembra non lasciare spazio a certezze e cambi armadio stagionali: scorci mozzafiato regalati da un’unione, da una danza mistica che porta due stagioni così differenti come l’inverno e la primavera a mescolarsi dolcemente, conducendo la danza del tempo a giorni alterni. Fenomeni metereologici di questo tipo si verificano in pochissime parti del mondo e noi, grazie alla nostra bella Sila, abbiamo l’enorme privilegio e il piacere di poter godere ancora per qualche mese, di questa meravigliosa danza stagionale.

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