“Parigi torna a vivere, come il suo museo più antico”: dopo quattro anni di lavori e oltre un anno di problemi legati al coronavirus, il Musée Carnavalet, il piu’ antico di Parigi, riapre al pubblico nel fine settimana. Un appuntamento atteso da tempo nonché un potente simbolo di rinascita per una capitale duramente colpita dalle chiusure legate alla pandemia.

“Un progetto di rinnovamento titanico” ha detto la sindaca, Anne Hidalgo, inaugurando questa celebre istituzione situata nel quartiere centralissimo del Marais, che ripercorre la storia della capitale, dalla Preistoria ai giorni nostri. Aperto nel 1880, il Musée Carnavalet possiede circa 625.000 opere, una sorta di enciclopedia spalancata su Parigi. Tra queste, pezzi straordinari, come la piroga del neolitico rinvenuta nella Senna, all’altezza di Bercy, l’attuale ministero dell’Economia, gli affreschi di epoca romana, quando Parigi portava ancora il nome latino di Lutetia, ma anche le chiavi della Bastiglia, la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789 o la camera in cui Marcel Proust scrisse ‘Alla Ricerca del Tempo Perduto’, considerato uno dei massimi capolavori della letteratura mondiale. All’inaugurazione, nei meravigliosi cortili del museo, era presente anche la ministra della Cultura, Roselyne Bachelot, recentemente dimessa dall’ospedale dopo un ricovero per Covid. “Nel momento in cui i francesi possono tornare a vedere musei e monumenti, dopo lunghi mesi di privazioni, la riapertura al pubblico di questo luogo carico di storia è il modo migliore per riprendere la vita culturale parigina” ha detto, ringraziando gli “attori coinvolti in questo progetto” che “hanno saputo ricostituire un percorso storico di 3.800 opere senza perdere il fascino dell’antico museo”. Costati 58,3 milioni di euro, i lavori di ristrutturazione hanno, tra l’altro, permesso di rendere accessibile il 95% degli spazi alle persone a mobilità ridotta e circa 10% delle opere sono ora esposte all’altezza dei bambini. Tra le novità, un nuovo luminosissimo allestimento della ‘Galerie des Enseignes’ – splendida galleria con tutte le insegne in ferro battuto delle vecchie botteghe parigine – ma anche tre scale in stile contemporaneo che collegano diverse zone del museo e consentono di effettuare visite tematiche lungo un percorso riorganizzato in modo cronologico. Per la prima volta, una parte del Musée Carnavalet viene dedicata al il Rinascimento. Il percorso si chiude praticamente ai giorni nostri, con una foto di una strada parigina, nel quartiere di Belleville, nei giorni deserti della Pandemia. Dopo le polemiche dei mesi scorsi, la direzione del ‘Musée Carnavalet-Histoire de Paris’ – questa la sua denominazione -fa notare di aver conservato lungo il percorso i numeri romani, almeno in parte, ad esempio per l’indicazione dei Re di Francia come Luigi XIV, ma sono spariti in altri casi.

Fatta eccezione per le esposizioni temporanee, il museo riaperto da sabato prossimo sarà gratuito per tutti. Nulla cambia per i cittadini residenti a Roma che godono del privilegio unico di poter accedere gratis nei musei gestiti dal comune di Parigi, in nome dell’antico gemellaggio tra due delle capitali piu’ emblematiche dell’Unione europea, con il motto ‘Solo Parigi è degna di Roma, solo Roma è degna di Parigi’.