Le strade deserte del centro di Roma e i tetti della capitale, ripresi da un drone, hanno fatto da sfondo a ‘Primo contatto’ evento live in diretta streaming dei Negramaro a la “Lanterna Rome”, la venue con la cupola in vetro e acciaio, ideata da Massimiliano Fuksas. Un’ora di spettacolo rock energico e intenso trasmesso dalla piattaforma pay-per-view LIVENow (dove lo show, visto il grande successo ottenuto, sarà disponibile on demand fino al 26 marzo) assaggio della nuova tournée indoor del gruppo, Contatto tour, al via il 7 ottobre con la data zero a Rimini.

Il frontman dei Negramaro (“prima band italiana ad esibirsi in un live, in diretta streaming” ricordano in una nota gli organizzatori), Giuliano Sangiorgi, insieme al chitarrista Lele Spedicato, Ermanno Carlà (basso), Andrea Mariano (pianoforte, tastiera, sintetizzatore), Danilo Tasco (batteria) e Andrea ‘Pupillo’ De Rocco (campionatore, organetto, synth e fisarmonica) hanno tracciato un viaggio arricchito da giochi di luci e ‘l’irruzione’ di immagini in realtà aumentata, da un’astronave ‘in orbita’ sulla band, a un trionfo di farfalle.

Nella scaletta di 11 brani hanno avuto un ruolo centrale le canzoni del nuovo album, Contatto (disco d’oro). Il trittico d’apertura, ‘Noi resteremo in piedi’, ‘La cura del tempo’ e ‘Contatto’ di fatto è risuonato anche come una riflessione sulle emozioni, le difficoltà e i traumi condivisi per la pandemia negli ultimi mesi.

“Questo è un contatto etereo, streaming, digitale però quello che è davvero reale – ha detto Sangiorgi salutando il pubblico – è questa musica, i Negramaro e tutti voi, torneremo presto ad abbracciarci. Intanto dobbiamo solo stare tanto tanto attenti ancora per un po'”. Spazio alle note di ‘Devi solo ballare’, ‘Come non fosse successo mai niente’, e ‘Via le mani dagli occhi’ seguita da uno dei momenti più intensi del live, la ballad ‘Non è mai per sempre’, suonata e cantata al piano da Sangiorgi sulla grande terrazza. Spazio poi a ‘Fino all’imbrunire’, ‘Per uno come me’ e ‘La prima volta’. Per chiudere l’esplosione di ‘Nuvole e lenzuola’ e abbracci collettivi finali.