S’intitola Hangry Butterflies il film di Maruska Albertazzi, da lunedì 15 disponibile sulla piattaforma RaiPlay e alle 15 su Rai3, in cui si racconta la storia della community di auto-aiuto per l’anoressia. Dietro l’hashtag #larinascitadellefarfalle c’è una community di migliaia di ragazze, spesso giovanissime, che grazie alla loro forza diventano ogni giorno più consapevoli e unite.

Un gruppo di guerriere che, attraverso i propri profili social, sono riuscite a creare una rete vera, fisica, reale a cui aggrapparsi nei momenti più difficili. Hangry Butterflies racconta del primo incontro dal vivo tra un gruppo di queste ragazze: hanno tra i 14 e i 22 anni e stanno guarendo dal disturbo del comportamento alimentare. Storie che si intrecciano, che si toccano, che scivolano l’una nell’altra come in un gioco di scatole cinesi.

Perché queste ragazze sono una la sponsor dell’altra. Sono oltre 3 milioni in Italia le persone che convivono con disturbi del comportamento alimentare. Tra queste 2,3 milioni sono adolescenti. “Hangry” è un neologismo nato unendo “hungry” – affamato – e “angry” – arrabbiato” – e descrive quella sensazione di nervosismo, rabbia e inquietudine che ci prende quando siamo affamati e non possiamo mangiare. Milioni di donne, in questo momento, sono “hangry” e non perché non hanno accesso al cibo. Perché se lo negano. All’anoressia, alla bulimia e agli altri disturbi dell’alimentazione è dedicato il 15 Marzo, la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla. Il Fiocchetto Lilla è il Simbolo della lotta contro i Disturbi del Comportamento Alimentare (Dca), ed è il simbolo di una lotta per il diritto alla cura contro un’epidemia che sta prendendo dimensioni sempre più preoccupanti, alla quale non vengono ancora destinati fondi sufficienti e specifici.

In questo periodo il sistema sanitario nazionale è rallentato dalla pandemia in corso: negli ultimi 4 mesi del 2020 c’è stato un incremento del 30% rispetto al 2019 delle richieste di presa in carico presso le asl per i Dca. E solo nei primi 6 mesi del 2020 sono state registrate 230.458 prese in carico di DCA, soprattutto tra i più giovani.