Matera Città europea della Cultura è stata per me l’occasione di visitare anche la provincia lucana. Il mio peregrinare turistico mi ha portato ad assistere alla Festa del Maggio che si fa nel Comune di Accettura. La celebrazione è legata al culto di San Giuliano ed è un mix di riti religiosi e tradizionali. Viene celebrato il culto arboreo identificato appunto con il “Maggio”, che poi sono due alberi differenti identificati con il cerro e l’agrifoglio. Oggi, nel tempo moderno, il culto del Maggio viene identificato alla perfezione con quello di San Giuliano amato dai cittadini di Accettura. Nei giorni centrali della festa, dal sabato precedente la Pentecoste al martedì successivo, in paese si vive una grande festa di allegria e natura insomma. Quando la cima, appunto un agrifoglio trasportato a spalla per circa quindici chilometri dalla foresta di Gallipoli incontra in paese il Maggio, che è un cerro di quasi trenta metri di lunghezza trascinato da coppie di buoi dal bosco di Montepiano, inizia la vera festa di popolo con il compimento di quello che da queste parti chiamano matrimonio.
Questo rito avviene la domenica di Pentecoste, dalle 19 in poi, quando gli alberi si incontrano e tutto intorno si festeggia con salumi, formaggi e vino per salutare il rito. Una festa meravigliosa. Il giorno successivo, lunedì, avviene anche l’incontro fra la statua di San Giuliano e il quadro dei santi Giovanni e Paolo e martedì c’è il grande corteo per le vie del paese. Il Maggio viene innalzato mentre tutti i fedeli e i curiosi come me lo guardano. E poi, poi nel pomeriggio, vedi i più giovani che scalano questo immenso “nuovo” albero amato da tutti. Che grande sensazione!

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