La 32/a edizione di Ravenna Festival, dedicata a Dante a 700 anni dalla morte, dal 2 giugno al 31 luglio e poi con la coda autunnale, porterà nella città romagnola circa 1.200 artisti, in 18 luoghi di spettacolo e in 121 appuntamenti. “Ridiamo agli artisti la dignità del lavoro”, ha detto il Sovrintendete di Ravenna manifestazioni Antonio De Rosa alla presentazione.

Riccardo Muti sarà una delle presenze carismatiche: dopo l’anteprima del 9 giugno con i Wiener Philharmoniker, il maestro tornerà a guidare la sua Orchestra Cherubini nel concerto dell’Amicizia fra i popoli, quest’anno ancora in Armenia, dove dirigerà un brano del compositore armeno Tigran Mansurian ispirato al Purgatorio dantesco. La composizione fa parte di un trittico che comprende anche un brano ispirato all’Inferno da Giovanni Sollima e un altro al Paradiso scritto da Valentin Silvestrov. Muti tornerà il 12 settembre per dirigere le Laudi alla Vergine Maria di Verdi, evento di chiusura delle celebrazioni dantesche. Da sempre attento alla danza, il Festival riproporrà quest’anno il beckettiano L’heure exquise coreografato nel 1998 da Maurice Bejart col quale Alessandra Ferri celebra quarant’anni di carriera e un omaggio a Don Juan, un lavoro del coreografo Johan Inger per Aterballetto. Accanto ai concerti diretti da Muti, la sezione sinfonica presenta l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone in una formazione per la prima volta allargata per poter eseguire un repertorio romantico con brani di Mendelssohn e Schumann. Il rapporto tra Dante e la musica sarà approfondito anche dalla voce di Neri Marcorè che attraverso alcune canzoni darà vita ad alcune figure femminili della Divina Commedia, mentre due attrici, Chiara Muti ed Elena Bucci, reciteranno nello spettacolo Lumina in Tenebris ispirato al Paradiso.
Non mancheranno manifestazioni dedicate a Lucio Dalla, a Fabrizio De André e a Enzo Jannacci.