Ci sono anche 300 milioni di euro per i parchi e i giardini storici nella parte del recovery plan dedicata alla cultura. Lo sottolinea il ministero di via del Collegio Romano, precisando che lo stanziamento del capitolo da 2,7 miliardi di euro destinati alla valorizzazione dei borghi, sicurezza sismica, patrimonio culturale, rurale e religioso.

Il piano prevede il restauro e la valorizzazione oltreché l’integrazione del censimento già esistente e la conseguente digitalizzazione dei beni culturali che sono all’interno di parchi e giardini. Obiettivo, sottolineano dal ministero guidato da Franceschini, migliorare la fruizione degli spazi, realizzare interventi di restauro sulle componenti architettoniche e monumentali, mettere in sicurezza aree recintate, cancelli d’ingresso, sistemi di videosorveglianza di questi luoghi naturalistici dal grande valore storico. Nasce anche la figura del “giardiniere dell’arte”, una figura che dovrà avere competenze specialistiche e interdisciplinari (storia del paesaggio, giardinaggio, fitopatologia, botanica, agronomia, ecc.), padroneggiando le tecniche, i materiali e le modalità di messa a dimora, cura, prevenzione e rigenerazione degli elementi vegetali di cui sono composti.

Il “giardiniere d’arte” spiegano dal Mic, potrà, così, diventare un professionista che rafforzerà le capacità e le competenze nella gestione e manutenzione delle aree verdi di valore storico e culturale, supportando le amministrazioni locali nella gestione delle problematiche di conservazione di questi beni e colmando la mancanza di competenze specialistiche in questo ambito così importante e che ha rappresentato un’eccellenza nella nostra storia, conosciuto in tutto il mondo: il giardino all’italiana.