Acquaformosa è una delle comunità arbëreshë più vive del Pollino. È rinomato per essere il paese dell’accoglienza verso i migranti costretti ad arrivare nel nostro Paese in fuga dai loro luoghi natii per colpa di guerre o altri soprusi indicibili. Fra tutto quello che si può visitare ad Acquaformosa, una menzione speciale la merita il Santuario della Madonna del Monte. All’interno di questo luogo di culto, che si trova a 1400 metri d’altezza, c’è la statua della Madonna che allatta e a lei sono legate due leggende che ancora oggi vengono narrate da queste parti. Ci raccontano che la statua della Madonna fu ritrovata da un pastore in una località dal nome Timba e piasur (che tradotto in italiano significa “pietra spaccata”) e che da qui i monaci la trasportarono all’interno della chiesa per paura che qualcuno la trafugasse. L’altra versione della leggenda dice che fu la statua stessa della Madonna a spostarsi da sola come per miracolo. Sia che una delle due leggende sia vera, sia che non lo sia nessuna delle due, oggi la statua della Madonna che allatta si trova all’interno del santuario collocato sulla montagna insieme ad un affresco che raffigura Sant’Anna. Lo “spostamento” della statua però è rimasto nei rituali dei festeggiamenti. Ogni anno, l’ultima domenica di luglio, i fedeli portano sulle proprie spalle la statua della Madonna che allatta e la conducono nel luogo del suo ritrovamento facendola passare tra la folla dove accorrono anche molti pellegrini o semplici curiosi. Arrivati sul posto, gettano una pietra nel burrone atto che simboleggia la volontà di tornare l’anno seguente per le celebrazioni. Questa grande festa è un momento di unione per tutte le comunità che vivono intorno ad Acquaformosa.

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