In piazza a Matera. Quello che mi ha colpito del mio viaggio a Matera è proprio il concetto di “piazza”, di slargo. Ce ne sono tantissime in effetti. Basta farci caso. Non ricordo i nomi, inutile girarci intorno, ma osservo che ci sono tanti luoghi di aggregazione spontanea. Tante “piazze” appunto. C’è quella con la statua del pianoforte dove si raggruppa tantissima gente. Lì vicino c’è anche il palazzo con la sede della Fondazione che ha gestito tutta l’organizzazione della Capitale europea della cultura.

C’è poi quella con la grande affacciata sui sassi. Bellissima proprio perché bellissima è la sua vista. E poi, ancora, lo spiazzo davanti alla sede della Curia. Mi colpisce tutta questa conformazione urbana perché mi dona l’idea di raggruppamento di gente che insieme si ritrova e che scopre e riscopre questa bellissima città.

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