Vai a visitare Matera Capitale della Cultura 2019 e ti imbatti inevitabilmente con tutta una serie di storie che coinvoglono questo territorio. Quando sono arrivato nel Pollino lucano, a Valsinni per la precisione, ho scoperto una storia di cui non ero a conoscenza. Una storia che era sconosciuta finché gli studi di Benedetto Croce non hanno portato alla luce la vita e l’opera di Isabella Morra, poetessa di ventisei anni uccisa dai fratelli a causa di una relazione con Diego Sandoval de Castro. La vita di Isabella era legata a quella di Valsinni e del suo castello, visitabile ancora oggi, dove la giovane abitava insieme alla sua famiglia. Fu Giovanni Michele Morra a trasmettere alla figlia la passione per la poesia che, ben presto, si innamorò delle liriche di Petrarca. La vita della famiglia Morra cambia quando arriva la dominazione spagnola e Giovanni Michele è costretto a fuggire a Parigi perché servitore del re di Francia.

Chi vive in questo borgo del Pollino racconta che nella odierna Valsinni rimasero la madre della giovane con i fratelli ed Isabella fu affidata ad un precettore che le insegno ad apprezzare gli autori latini. La poesia era l’unico sollievo per la giovane Isabella ed è in questo contesto che inizia lo scambio di lettere con il barone Diego Sandoval de Castro poeta e castellano di Cosenza, marito di Antonia Caracciolo. Quando i tre fratelli della poetessa scoprirono tutto questo uccisero il pedagogo di Isabella (che assecondava la corrispondenza con Diego), e la sorella. Scapparono in Francia e, tornati in Italia, uccisero anche Diego Sandoval per vendetta. Oggi il castello di Valsinni è monumento nazionale ed ospita un parco letterario in onore di Isabella Morra, giovane poetessa uccisa per troppo amore.

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