Un castello che è un parallelogramma. Miglionico mi colpisce subito per quello che tutti apprezzano: Il Castello del Malconsiglio. Già se lo nomini così ti sembra far tremare i polsi. È una struttura bellissima, costruita a partire dall’Ottavo secolo, piena di storia tanto da ospitare la cosiddetta “Congiura dei baroni” contro gli aragonesi. Una sorta di Trono di spade in salsa italiana dove i baroni del sud (in lucania erano potentissimi i Sanseverino), insieme al Papa volevano prendere il controllo di tutte le terre a scapito del re di Napoli. La Sala del Consiglio del Castello del Malconsiglio era una sorta di centrale della guerra. Dentro si asserragliavano le truppe locali per resistere a quelle dei napoletani. Il castello era diventata una vera e propria fortezza a scapito della sua residenzialità. La congiura e la sua guerra finiscono la fine del 1400. Il sud ne esce sconfitto e i Sanseverino passano il castello ai Revertera, signori che in Lucania avevano già altri possedimenti, che fanno diventare il Malconsiglio una “semplice” residenza. Ma quanto è maestosa però questa residenza. Ancora oggi, nonostante il terremoto del 1857 distrusse la parte nord-est del castello, è una struttura bellissima che mozza il fiato di chi lo scopre. Queste sette torri sono maestose e poi la Sala Stella, quella che era più segreta, utilizzata per le emergenze. Insomma a Miglionico c’è uno degli esempi più importanti di tutta la feudalità mondiale e io ho avuto il piacere di scoprirlo grazie alla visita che ho fatto a Matera Capitale europea della Cultura.

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