Commettiamo tutti un banale errore quando parliamo dei laghi della Sila. Ne contiamo solo tre quando in realtà sono cinque. I più noti sono il lago Cecita, il lago Arvo e il lago Ampollino e più colpevolmente dimentichiamo di narrare e visitare anche il lago di Ariamacina e il lago del Passante. Sono tutti artificiali e i primi tre sono i più grandi e di conseguenza diventano anche i più visitati, ma anche gli altri due sono delle bellezze da scoprire quando visitiamo il Parco Nazionale della Sila. Il più grande di tutta la montagna è il lago Cecita ed è situato in provincia di Cosenza, nei pressi di Camigliatello, nel comune di Spezzano Sila, e le sue sponde toccano anche i comuni di Longobucco e Celico.

Il lago Cecita, che alcuni conoscono anche con il nome Mucone, è stato creato per produrre energia elettrica sbarrando, negli anni Cinquanta, con una diga il fiume Mucone che nasce a Monte Curcio e che arriva fino alla Valle del Crati. Ogni anno attira moltissimi visitatori che, nel tour della Sila, allungano il passo fino al lago Arvo, il secondo lago artificiale della Sila per grandezza. Sorge fra i monti Melillo e Cardoneto, vicino al comune di San Giovanni in Fiore, e racchiude 70 milioni di metri cubi di acqua ed è lungo quasi 9 chilometri e, cosa molto curiosa da sapere, è collegato con il lago Ampollino attraverso una condotta in galleria. Il lago fu creato fra il 1927 e il 1931 bloccando il fiume Arvo e i ruscelli Bufalo e Fiego in modo da realizzare un bacino idroelettrico. Il lago, per le sue caratteristiche, si presta a piccole gare e allenamenti di canottaggio.

La diga del lago Arvo è unica nel suo genere in Calabria perché è realizzata in argilla e terra compatta. Lunga 280 metri, un vero e proprio record per gli anni Trenta, e alta 22 metri era la più lunga e grande diga costruita in Italia a quel tempo.

Il lago simbolo del Parco può, però, essere considerato il Lago Ampollino perché bagna tutte le province che fanno parte della Sila: Cosenza, Catanzaro e Crotone. I lavori iniziarono nel 1916 e all’inaugurazione fu presente re Vittorio Emanuele III perché era il primo lago artificiale realizzato in Sila. L’acqua dell’Ampollino alimenta le centrali elettriche di Orichella, Timpa grande e Calusia. Passate in quest’ultima, le acque raggiungono il fiume Neto, nel crotonese, dove sono utilizzate per l’irrigazione.

E veniamo agli altri due laghi, i “meno noti”. Il lago Ariamacina è il quarto lago artificiale, per ordine di grandezza, realizzato in Sila nella provincia di Cosenza, a circa 1350 metri sul mare. Nell’ottobre 2002 nell’area del lago Ariamacina è stata creata da Legambiente un’oasi naturalistica che tutela gli uccelli migratori che passano o stazionano da queste parti. Per raggiungere il lago e l’oasi di Ariamacina si percorre la strada statale 107 e si esce al bivio di Germano. Dopo pochi chilometri, la strada inizia a costeggiare il lago nei pressi del monte Volpintesta, che con i suoi 1730 metri d’altezza è una delle vette più imponenti della Sila Grande. A Taverna invece, nella Sila Piccola catanzarese, c’è il Lago del Passante conosciuto anche con il nome di Serbatoio del Passante. Il lago è, come gli altri, un bacino artificiale limitato da una diga in cemento armato la cui costruzione è terminata nel 1976. Il lago si trova nei pressi di Villaggio Mancuso e si raggiunge grazie alla Statale 179 che da Catanzaro porta fino al lago Ampollino.

Author