La mia esperienza con Matera 2019 è stata un po’ diversa da quella di tutte le altre persone che conosco e che hanno scelto di visitarla nel suo anno da Capitale europea della Cultura. Io ho deciso di viaggiare in un film. Sono un cinefilo accanito e, facendo qualche ricerca sul web, ho trovato dei percorsi i titoli dei film che ho voluto visitare dal vivo. Il primo, per amore personale, è stato “Il Vangelo secondo Matteo” firmato da Pasolini. Il grande scrittore ha messo in regia una Matera che diventata una vera e propria Terra Santa nella sua parte più storica. E io giù a fare foto di tutte le inquadrature che ricordavo d’aver visto. Prima di lui, Matera al cinema fu scoperta da Lattuada con la sua “Lupa”. Qui Matera è diventata addirittura Sicilia. Che emozione rivedere dal vero le inquadrature delle sue salite. Camminando fra i vicoli di sasso sembra, poi, di vedere anche il Volontè diretto da Rosi in “Cristo si è fermato ad Eboli”. Cammino seguendo il mio percorso cinematografico e arrivo dove la rinascita di Matera è incominciata. Che piaccia o no, è alla “Passione di Cristo” di Mel Gibson che si deve tanto. I sassi che diventano i luoghi della vita e della morte di Cristo sono rimasti impressi a tutti noi. A lui si deve una nuova epoca d’oro del cinema per Matera. E ora non mi resta che tornare non appena uscirà il nuovo James Bond.

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