Una regione, la Calabria, con circa ottocento chilometri di costa; un mare, dallo Jonio al Tirreno, che di per sé, se non ci fosse l’incuria e la negligenza, sarebbe favoloso per tutto l’anno. Un mare nel quale la varietà dei fondali favorisce la presenza di molteplici specie di abitanti. Una ricchezza ittica e paesaggistica notevole alla quale corrisponde una risposta produttiva ancora sottostimata rispetto alle reali potenzialità. Tutto questo nonostante tanti siano i provvedimenti e gli strumenti messi in atto dalla regione e dall’Europa, per incentivare un settore che potrebbe essere un’occasione in più per offrire nuovo sviluppo. Certamente c’è un blocco sociale verso le attività marinare. Lo svuotamento dei centri marini per almeno 10 mesi l’anno fa sì che i giovani tendono a spostarsi verso l’interno per studiare, lavorare e quasi sempre qui stabilirsi facendo diventare la residenza a mare un luogo secondario dove possibilmente trascorrere le vacanze. Eppure il mare con i suoi prodotti rappresenta una voce rilevante nell’economia mondiale, ecco perché è necessario, se veramente si vuole ampliare la potenzialità economica delle zone costiere, attivare un percorso virtuoso di attività turistiche ed economiche, cercando di rendere attivo produttivamente il mare per più mesi l’anno. Un esempio di ciò sono le riserve marine che con l’attività didattica possono operare tutto l’anno oppure la presenza di piccoli porti turistici che, nel pieno rispetto dell’ambiente, aprono il territorio alla navigazione turistica. E’ importante investire nell’acqua, dolce o salata che sia, perchè visto la sua notevole presenza è certamente la risorsa più grande che la natura ci ha dato e aspetta solo di essere valorizzata concretamente. Sì perché oltre al mare, in Calabria, sono presenti decine di corsi d’acqua che solcano montagne e vallate ed alimentano sorgenti d’acqua, che per la varietà delle realtà geologiche attraversate, offrono acque dalle notevoli e diverse peculiarità organolettiche. E’ indispensabile dare forza al popolo delle acque cioè a quei pescatori che ancora oggi, con un’azione che sembra avere i connotati di una vera e propria resistenza condotta ahimé spesso in solitaria, continuano a solcare il mare in cerca di una buona giornata di pesca, mantenendo ancora in vita il legame tra i calabresi ed il mare. E’ necessario coadiuvare tutti coloro che operano per salvaguardare le nostre risorse idriche. E’ essenziale per tutti i calabresi conoscere queste realtà affinché si riapproprino della consapevolezza di quanto è importante la risorsa acqua sia in termini salutari che di sviluppo economico.